Costruire palazzi con i rifiuti edilizi non è proprio una novità. Architetti di tutto il mondo hanno provato questa strada innovativa negli ultimi anni e anche con un discreto successo. La facciata della ‘College House’ a Mumbai in India è stata realizzata con porte e finestre di recupero. David Hertz in California ha utilizzato le ali di un Boeing dismesso nella ‘747 Wing House’. L’edificio Amera Tower a Cluj Napoca in Romania nel 2021 è diventato il primo edificio pre-certificato a ‘zero rifiuti’. Un progetto che ha portato a un complesso processo di monitoraggio indipendente, misure di prevenzione e riduzione dei rifiuti. Di conseguenza, il tasso di riciclaggio è aumentato dal 6,47% al 77% in soli sei mesi. Ma il Kamikatsu Zero Waste è il primo hub di rifiuti a impatto zero, connesso con il primo hotel per turisti eco-sostenibili.
Kamikatsu
Il Kamikatsu Zero Waste Center è il primo palazzo a ‘zero rifiuti’ costruito nel sud del Giappone, con elementi in legno di cedro incorniciati da 700 finestre riciclate. La facciata di lastre di vetro dell’elegante edificio immerso nel verde, si staglia imponente davanti a uno sfondo suggestivo di cime montuose e ondulati boschetti di sempreverdi. E’ stato costruito durante – e nonostante – la pandemia nel 2020. Ed è subito diventato un centro di riferimento per la comunità che lo vive e che lo frequenta. L’hub di riciclaggio è situato sulle rive del fiume Katsuura, su un’ansa a doppio ferro di cavallo nella remota cittadina di montagna di Kamikatsu. Sostituisce l’ex “capanna prefabbricata” dove venivano smistati i rifiuti. L’ambizione del progetto giapponese è quella di far ottenere alla cittadina di Kamikatsu l’obiettivo di ’zero sprechi’ nella totalità del 100% delle categorie del riciclo e dello smaltimento dei rifiuti in generale.
Riciclo
Così spiega l’architetto capo del progetto Hiroshi Nakamura, e fondatore di NAP Architettura Consulting. L’ideazione e la costruzione di questo edifico, ha fatto vincere alla società il premio dell’Istituto di Architettura del Giappone. L’ambizione di Nakamura e dei suoi progettisti è stata quella di aumentare l’attenzione della comunità per il benessere collettivo, all’insegna dell’eco-sostenibilità e della cura dell’ambiente. “Volevamo rendere questo (centro) un luogo di cui i residenti potessero essere orgogliosi”, ha detto Nakamura. Il Kamikatsu Zero Waste Center aiuta i residenti a riciclare i rifiuti in 45 categorie. Dal compost ai giornali, tutto viene riciclato e riutilizzato). Il centro ha la forma di un punto interrogativo, per ricordare alle persone di mettere in discussione le proprie abitudini di consumo. L’hotel, denominato Why, è situato nella parte circolare dell’area dell’hub, leggermente staccato dall’edificio principale. Ha già attirato turisti curiosi: nel suo primo anno, 5.000 persone hanno visitato la città e 1.200 ospiti hanno soggiornato in hotel, nonostante la pandemia di Covid-19.
Ricordi
Il senso generale dell’opera non riguarda infatti solo lo smaltimento dei rifiuti ma piuttosto il concetto dell’eliminazione degli sprechi a monte. Il Kamikatsu Zero Waste Center ha il riciclaggio integrato nelle sue stesse fondamenta. Nakamura ha progettato l’edificio in modo che potesse essere facilmente ridimensionato o smontato completamente e riciclato. “La mia percezione e il modo di pensare alla spazzatura è cambiata di 180 gradi”, ha detto Nakamura. “Ho imparato l’importanza di creare cose nuove ereditando ricordi”. E’ dall’esperienza del passato infatti che è venuta l’idea dell’utilizzo del legno di cedro. Kamikatsu ha una storia di fiorente industria del legno sin dagli anni ’70. Il cedro è rimasto un elemento chiave nella vita della cittadina. Così il legno utilizzato nel progetto non è stato molto lavorato. E’ stato piuttosto lasciato nella sua forma originale grezza e rotonda. Invece di essere tagliato in travi o assi quadrate, per ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale.