La soluzioni della crisi Ucraina “non è semplice”, ma Mosca resta aperta al confronto. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha rimarcato una volta di più che Stati Uniti e NATO ignorano le preoccupazioni della Russia sulle garanzie di sicurezza. Mosca aveva avanzato tre temi chiave: stop all’espansione della NATO a est. Non dispiegamento di sistemi d’arma d’attacco ai confini della Russia. Riportare le infrastrutture militari della NATO in Europa alle posizioni del 1997, quando venne firmato l’atto costitutivo che regola il rapporto bilaterale Russia-NATO.
A scapito
“Ignorando le nostre preoccupazioni – ha detto Putin – gli Stati Uniti e la NATO fanno riferimento al diritto degli Stati a scegliere liberamente i modi per garantire la propria sicurezza”. In realtà, ha proseguito il capo del Cremlino, “non si tratta soltanto di dare a qualcuno il diritto di scegliere. Questa è solo una parte” della questione, la “seconda parte dice che nessuno dovrebbe essere autorizzato a rafforzare la propria sicurezza a scapito della sicurezza di altri Stati”.
Missili
In ogni caso ha sottolineato Putin: “Mi sembra che gli Stati Uniti non siano tanto preoccupati per la sicurezza dell’Ucraina, quanto di contenere ogni sviluppo della Russia. In questo senso, l’Ucraina stessa è solo uno strumento per raggiungere questo obiettivo”. Recentemente l’editorialista del Corriere della sera, Franco Venturini, notava che in fondo la Russia oggi ha reagito come fece Kennedy di fronte all’installazione di missili a Cuba nel 1962. Dopo la il crollo del Muro di Berlino sono già dieci i Paesi dell’ex URSS e del Patto di Varsavia che sono entrati nella NATO.
Accerchiamento
“Una alleanza che per noi è difensiva – segnala Venturini – ma che per i russi è un organismo che schiera armamenti offensivi sempre più vicini ai confini della patria”. In questo quadro per Mosca l’ingresso dell’Ucraina e della Georgia nella Alleanza atlantica “completerebbe l’accerchiamento della Russia e renderebbe impossibile la sua difesa in caso di attacco missilistico”. Ma Biden replica che “gli ucraini devono essere liberi di decidere e minaccia Putin di sanzioni economiche e finanziarie mai viste finora”. Un bel rebus di cui lo stesso Putin evidenza i forti rischi, qualora fosse esaudito il desiderio dell’Ucraina di aderire alla Nato. “Immaginate che l’Ucraina da membro della NATO inizi un’operazione militare” per riconquistare la Crimea. “Qualcuno ci ha pensato? Sembra che non lo si sia fatto…”.