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giovedì, 28 Settembre 2023

Nuovo ordine mondiale, con nuova moneta contro dollaro. Putin va oltre l’operazione speciale

Quella lanciata da Putin di un ”Nuovo ordine mondiale” e’ una mossa che rappresenta una seria minaccia, soprattutto per ciò che sottintende . Lo Zar propone un moneta unica, da contrapporre al dollaro, l’euro nemmeno se lo fila, da utilizzare per gli scambi internazionali da parte dei paesi della cosiddetta Brics, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Insomma tutti in paesi che rifiutano di partecipare alle sanzioni contro Mosca. Che Putin stia alzando i suoi obiettivi ben oltre quella che continua chiamare l’operazione speciale in Ucraina, lo si era capito da tempo. Già Putin aveva detto da San ietroburgo che e’ finito il mondo mondo monopolare, che ruota intorno agli Stati Unti e che la geografia politca mondiale sta rapidamente cambianto ed ancora di piu cambierà in un futuro prossimo.

LA NUOVA MONETA E CIO’ CHE SOTTINTENDE . Sarà difficile realizzarla, si pensi che l’Europa ci ha messo trent’anni a dotarsi dell’euro. Basti pensare alle enormi differenze degli stati della Brics, e gli enormi problemi tecnici per arrivare ad una soluzione che accontenti tutti. Pero’ il vero pericolo e per ciò’ che la proposta di Putin sottende. I cinque paesi della Brics rappresentano un quinto della ricchezza globale e più o meno la stessa quota di commercio internazionale. Rappresentano dunque un cartello ben più ricco di quello dell’euro, nonostante che sia composto da ventisette nazioni. I possibili alleati della Russia hanno soprattutto in campo agricolo e nelle materie prime una posizione di leadership oligopolista del mondo. Pur non avendo alcuna o quasi storia in comune, nei loro confini vivono tre miliardi di persone, quasi la metà della popolazione mondiale. Rimane diffcile trovare la quadra. La Cina e’ il dominus incontrastato, il suo prodotto interno lordo e’ di quaranta volte piu’ alto di quello sudafricano. L’India ha una quota di ricchezza quattro volte inferiore a quella di Pexhino, ma presto la supererà in popolazione. Diffcile poi pensare che Mosca si assoggetti volontariamente alla prepotente forza economica di Pechino.

COSA POTREBBE REALISTICAMENTE SUCCEDERE ALMENO A BREVE. Se i Brics, più che sulla moneta unica, si mettessero davvero d’accordo coordinando in qualche modo le loro economie e commerci, rappresenterebbero un blocco di giganti rispetto ai “nani” europei. È questo il vero messaggio di Putin quando parla di moneta unica.

E L’EUROPA CHE PUO’ FARE? E’ inutile ripetere in continuazione che questo e’ un buon motivo, uno in più, per essere uniti. Se l’unanimita’ viene usata per uccidere la nostra industria piu avanzata in termini competitivi, cioè quella dell’auto, per pretendere misure economiche e monetarie che non favoriscono il nostro paese, per continuare a considerare gli italiani dei ricchi, per via del risparmio privato, che devono pagare di più e per annientare la nostra cultura e le nostre tradizioni, beh allora c’e poco da sperare. Il rischio e’ quello di un declino del vecchio continente, che potrebbe essere più o meno lento, ma probabilmente inesorabile. Così come vuole e prevede Putin. Sta a noi, ma non solo, smentirlo.

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