Sale al 26% la percentuale dei minori a rischio povertà nel 2021, secondo i dati Eurostat. Il tasso di rischio di povertà, ovvero la percentuale di chi ha un reddito inferiore al 60% di quello medio, in Italia è salito al 20,1%. Oltre un quarto dei bambini con meno di sei anni vive in famiglie a rischio povertà. E secondo l’Istat nel 2021, in generale, sono in povertà assoluta 1,9 milioni di famiglie (7,5% del totale da 7,7% nel 2020) e circa 5,6 milioni di individui (9,4% come nel 2020). Pertanto la povertà assoluta conferma i massimi storici toccati nel 2020, anno d’inizio del Covid-19. 1,4 i minori in povertà. Ma con un consistente aumento dei prezzi quest’anno, superiore al 6%, questi numeri possono dilatarsi e di molto.
Piano
Save the Children torna a chiedere con forza alle Istituzioni un piano nazionale di contrasto alla povertà materiale ed educativa per colmare le gravi disuguaglianze territoriali e assicurare a ogni bambino la possibilità di crescere serenamente e costruire il proprio futuro. La direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children, Raffaela Milano, dichiara che: “I dati resi noti sulla base delle nuove tabelle Eurostat relative all’Italia confermano l’allarme sull’aumento della povertà minorile. Un allarme che non può e non deve rimanere inascoltato. È proprio tra i bambini e gli adolescenti che l’impoverimento colpisce di più il nostro Paese. In questi giorni di campagna elettorale torniamo a chiedere un impegno chiaro e prioritario alle istituzioni e alle forze politiche per assicurare a tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti che vivono in Italia, condizioni indispensabili per la crescita, oggi drammaticamente negate”.
Diritti
In concreto, Save the Children, che da 100 anni si occupa del benessere dei minori in tutto il mondo, chiede un piano nazionale di contrasto alla povertà minorile, che metta a sistema anche le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma anche le risorse della nuova programmazione europea e dello European Child Guarantee (sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili) per colmare le gravi disuguaglianze territoriali e per assicurare a ogni bambino la possibilità di crescere serenamente, far fiorire i propri talenti e costruire il proprio futuro. La promozione dei diritti dei minori è alla base di tutto il lavoro dell’Associazione. Dalla risposta alle emergenze, ai progetti di accesso all’educazione. I minori vengono coinvolti e incentivati a partecipare nelle iniziative di promozione dei loro diritti. Save the Children è sempre attiva per raccogliere le richieste dei ragazzi e orientare così le proprie azioni di sensibilizzazione delle istituzioni.
Child Guarantee
Nonostante un crescente impegno, negli ultimi anni, per contrastare il ciclo della povertà a partire dai bambini, la crisi economica e sociale dovuta alla pandemia di COVID-19 ha già avuto effetti tangibili sui tassi di povertà, troppo elevati rispetto ai target della Strategia Europa 2020. La quale prevedeva entro il 2021 l’uscita dalla sfera della povertà di 20 milioni di cittadini europei rispetto ai livelli del 2015. L’EU Social Summit di Porto, che si è svolto il 7-8 maggio 2021, è stato un momento chiave durante il quale le delegazioni dei diversi paesi europei hanno avuto l’opportunità di discutere l’adozione del Child Guarantee a livello dell’Unione Europea. Tappa fondamentale per la definizione dell’agenda UE e di un piano di ripresa post-COVID inclusivo, sostenibile e resiliente. L’European Child Guarantee è divenuto infatti un’iniziativa della Commissione europea volta a promuovere pari opportunità e garantire l’accesso a servizi essenziali per i bambini e i ragazzi bisognosi (con meno di 18 anni e a rischio di povertà o esclusione sociale).