Il dossier Usa sui soldi russi a partiti stranieri continua ad agitare la campagna elettorale. Anche se sia Draghi che poi Gabrielli a capo dei servizi, al Copasir per fare chiarezza sui rubli di Mosca, abbiano smentito, almeno allo stato degli atti, ogni coinvolgimento dell’Italia e di partiti italiani. Anche se Di Maio continua ad agitare sospetti i nomi non saltano fuori e probabillmente, sempre se ci sono, rimarranno nei cassetti della Casa Bianca.
DOSSIER USA UN AVVERTIMENTO. Secondo il generale Mantici, ex uomo Sisde, il dossier degli Usa e’ un avvertimento, “quella di Biden e’ un’interferenza nelle nostre elezioni (questo appare chiaro) per dire ai vincitori, meglio mettersi d’accordo”. Tra l’altro bisogna vedere come sono compilati i dossier, se si tratta cioè di documenti della Cia con tanto di nome e di riscontri, oppure di un raccogliticcio di informative peraltro già note. Non è un mistero il rapporto tra Salvini e Putin, almeno fino alla guerra.
CENTRODESTRA RISCHIA DI FARSI MALE DA SOLO. Mentre si avvicina il giorno fatidico delle elezioni sale il nervosismo del centrodestra. Alla calma quasi zen della Meloni fa’ da contraltare la irrequietezze degli alleati, Tanto che la Meloni arriva a dire ”Non capisco perché Salvini attacchi più me della sinistra”. E Berlusconi si rivolge a lei, come “Signora Meloni, quando afferma che per l’Europa “la pacchia e’ finita”. Tanto da gridare ”Mai in un governo anti Ue”. A gettare acqua sul fuoco ci pensa La Russa ”Meloni ha solo voluto dire che spera che l’Italia in futuro abbia le stesse chance di Francia e Germania di esser considerata in Europa. Che in Europa non ci devono essere paesi di serie A e di serie B”.
PERICOLO PER CENTRODESTRA DOPO ELE ELEZIONI CON “TRAPPOLONE” DELL’UOMO CHE VOLEVA FARSI RE. L’uomo che voleva farsi re e non ci riuscì per un soffio, per via della presunzione, cioè Matteo Renzi, rimane pero’ sulla piazza come uno dei pochi veri leader. E’ vero se non avesse sbagliato con il referendum istituzionale snobbando Berlusconi e non tenendo nel dovuto conto i suoi vecchi “amici” della Ditta, oggi probabilmente sarebbe ancora a palazzo Chigi e non si parlerebbe tanto della Meloni. Ora attende appollaiato e spera…
IL PIANO DI RENZI… Il centrodestra vince le elezioni, come previsto. Ma in modo molto asimmetrico, tanta Meloni, poco Salvini ed ancora meno Berlusconi. Che si ritrovano cosi come animali feriti, cioè quelli più instabili e pericolosi. Vanno bene anche i cinque stelle al Sud con Letta che deve abbassare la testa. Lui Renzi con Calenda vanno benino, ma quel che basta per diventare il vero baricentro della sinistra. Ed allora che cosa puo’ accadere?
POSSIBILI CONFLITTI NEL CENTRODESTRA SE NON SUBITO A BREVE. La conflittualità nel centrodestra potrebbe scoppiare gia’ per l’indicazione del nuovo premier al Capo dello Stato. Andranno davvero insieme a proporre la Meloni? Poi sulla composizione del nuovo governo dove la leader di Fdl dovrà essere “molto generosa” con gli alleati acciaccati. E se non lo volesse essere? Renzi e’ pronto a proporre un piano B. Ma tutto dipenderà’ dal centrodestra e dalla sua capacita’ di tenuta di fronte alle sirene centriste e non solo…