Buone notizie per il neo-ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ma anche per il suo collega all’Agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. C’è un fronte del comparto alimentare in cui l’Italia si difende bene nonostante la crisi e anzi primeggia. È quello delle tecnologie per il food & beverage. Nel primo semestre del 2022 l’export ha raggiunto un valore di 1.722 milioni euro, con una variazione tendenziale rispetto all’anno precedente del +7,8%. L’Italia si è così confermata primo paese esportatore a livello mondiale, davanti a Germania, Paesi Bassi e USA.
Cibus Tec Forum
Il dato è stato presentato in vista dell’appuntamento – il 25 e 26 ottobre – di Cibus Tec Forum, la mostra-convegno sulle tendenze delle tecnologie alimentari che si terrà presso Fiere di Parma. Secondo lo studio dell’Osservatorio Machinery Nomisma nel primo semestre dell’anno in corso, i principali importatori di tecnologia italiana sono stati gli USA (174 milioni di euro, +4,2%), seguiti da Francia (136 milioni, +8%) e Germania (121 milioni, +24,8%). Le tipologie di macchine per il settore alimentare maggiormente esportate sono state: apparecchi per la preparazione di bevande calde o per cottura/riscaldamento degli alimenti (595 milioni), macchine per la panificazione/pasticceria o per la preparazione di pasta (338 milioni) e più in generale, macchine per la preparazione o fabbricazione industriale di alimenti e bevande (224 milioni).
Packaging
Interessanti anche i dati relativi all’export di macchine per il packaging, dove ci collochiamo al secondo posto nella classifica internazionale, dopo la Germania. In questo caso il valore dell’export di 2.500 milioni di euro risulta però in calo del -5,4% rispetto all’anno precedente. Anche in questo caso i primi importatori di macchinari made in Italy, sono gli Stati Uniti per un valore di 373 milioni (con una variazione del -6,21%), segue la Francia in grande crescita (+20,8%), per un valore di 217 milioni.
Anteprima
A Cibus Tec Forum, organizzato da Koeln Parma Exhibitions, joint venture tra Fiere di Parma e Koelnmesse, saranno presentate in anteprima dalle 150 aziende presenti le tecnologie alimentari più recenti ed efficienti. Quattro conferenze internazionali e dieci workshop tematici affronteranno le tendenze che avranno un impatto sul futuro della produzione, del confezionamento e della distribuzione di food & beverage nel prossimo futuro.