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sabato, 10 Giugno 2023

PMI: indagine CNA, l’incertezza grande protagonista dello scenario economico 2023. Timori per caro energia e inflazione

È l’incertezza la grande protagonista dello scenario economico per il 2023. Da una indagine realizzata da CNA presso circa mille imprese emerge un quadro preoccupato per l’anno appena iniziato. Caro energia e inflazione sono le principali criticità destinate ad avere un impatto negativo. Secondo il 65,5% delle imprese il caro energia rappresenta la principale minaccia alla crescita.

Bollette

Oltre alle bollette c’è forte preoccupazione sul prezzo dei carburanti. Subito dopo il 47,7% degli intervistati indica la minaccia delle spinte inflazionistiche. Oltre sei imprenditori su 10 non formulano previsioni sull’economia italiana. Il 13,5% prevede una recessione, mentre uno su quattro – con maggiore ottimismo – prevede che l’Italia continuerà a crescere, anche se in rallentamento. All’incertezza le imprese rispondono con prudenza e cautela. Quasi il 40% degli intervistati dichiara che ridurrà gli investimenti e quasi uno su tre prevede una discesa del fatturato.

Specializzato

Nel complesso è prevista una tenuta dei livelli occupazionali: il 66,5% indica stabilità degli organici, il 21% una diminuzione del personale e il 12,5% un incremento. Tuttavia, uno su tre lamenta la difficoltà nel reperimento di personale specializzato. L’attesa sforbiciata agli investimenti rappresenta un campanello d’allarme per la competitività del tessuto delle imprese.

Investimenti

Un segnale viene inviato a governo e Parlamento, affinché vengano consolidati e potenziati gli strumenti di incentivazione degli investimenti, destinati a innovare e rafforzare il patrimonio produttivo. In questo senso risulta decisiva l’accelerazione della messa a terra degli investimenti previsti dal PNRR. Il 41,8% degli intervistati segnala la mancata attuazione degli investimenti del PNRR e il 3r9,7% il venir meno delle politiche di sostegno all’economia. Dalle risposte delle imprese non emergono invece timori legati a una eventuale recrudescenza della pandemia.

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