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venerdì, 31 Marzo 2023

“Droni fuori sacco” all’Ucraina. E’ giallo. Pace possibile solo con rinunce ucraine

Il governo italiano invia all’Ucraina un’unità del sistema terra aria Samp-T, dotato di una ventina di missili, insieme a pezzi di artiglieria pesante, carri di movimento e gruppi elettrogeni. Ma nel pacchetto ci sarebbe anche – scrive Verderami sul Corriere – una spedizione “fuori sacco”. Fonti accreditate raccontano infatti che Zelensky riceverebbe anche droni originati dal progetto israeliano e assemblati in Italia.

CROSETTO SMENTISCE, SE FOSSE VERO QUALCUNO DOVREBBE FINIRE IN GALERA. Droni fuori sacco? È una notizia che smentisco. Se fosse vera sarebbe un reato perché il ministero della Difesa e lo Stato non ne sono a conoscenza e quindi se fosse vera qualcuno dovrebbe finire in galera. Così all’Ansa il ministro della Difesa risponde subito dopo avere letto il Corriere ed aggiunge, mi auguro che qualcuno chieda al quotidiano come ha avuto la notizia.

UN GIALLO DA CHIARIRE. Crosetto ha sì smentito ma ha anche manifestato il dubbio che sotto sotto ci sia qualcosa che a lui non è stato riferito. Ovviamente si tratterebbe di un fatto gravissimo per la credibilità delle istituzioni. Non si può lasciare neppure una sorta di dubbio su un fatto di tale rilevanza.

LA MELONI SI STA MUOVENDO IN SINTONIA CON DRAGHI. Il premier si sta muovendo in assoluta sintonia e continuità con il suo predecessore Draghi. Il governo italiano ha anche seguito la complessa trattativa tra alleati sull’invio di carri armati.

STRATEGIA TRA PARTNER OCCIDENTE CAMBIATA. Sempre Verderami scrive che la strategia tra i partner dell’Occidente e’ cambiata, da “aiutarli per salvarli” ad “aiutarli per vincere”.

SCONFITTA RUSSIA PERÒ ALTAMENTE IMPROBABILE. Però a detta di molti osservatori militari, anche italiani, una sconfitta dei russi appare improbabile e non molleranno mai i territori occupati ed in particolare la Crimea. Se si vuole effettivamente parlare di pace non si può che partire da quella che è la situazione sul campo. Anche se gli ucraini dovrebbero accettare la perdita di alcuni territori che considerano loro.

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