Stando ai sondaggi, tutti, non ci sono dubbi. Il centrodestra è avanti e di parecchi punti sia nel Lazio che in Lombardia dove si voterà tra due settimane per la regione.
FONTANA IN LOMBARDIA ADDIRITTURA OLTRE IL 50%. Secondo il sondaggio di Noto, squadernato da Bruno Vespa a Porta a Porta, il governatore uscente Attilioe Fontana e’ largamente in testa. Il leghista appoggiato da tutto il centrodestra sarebbe oltre il 50%, per l’esattezza al 51,5% contro il 29% di Majorino ed il velleitario 18% della Moratti. Con Fdl saldamente primo partito al 26%, la Lega intorno al 10% e Forza Italia attorno all’8%.
ROCCA AL 44,7% STACCA DI 14 PUNTI D’AMATO EX ASSESSORE DI ZINGARETTI. Anche nel Lazio il vantaggio del candidato del centrodestra appare molto consistente con oltre dieci punti sul candidato del Pd. È sempre Fdl ad essere il primo partito con quasi il 30% dei consensi.
LA MELONI “MI SENTO COME IN UN FRULLATORE” . Sono giornate intense quelle della Meloni tra impegni internazionali ed agenda di governo, tanto da confidare in un’intervista a Donna Moderna “Mi sento come in frullatore, ma con la consapevolezza che servire la Nazione sia un privilegio”
PROBLEMA CORRENTI ED ALLEATI. Alla Meloni si presenta anche un problema nuovo, inevitabile per un partito salito in tempi brevi dal 4 al 30%. Si formano gruppi intorno alle figure più importanti di Fdl ed a lei non piace. Ma dovrà imparare ad accettarle per non venirne schiacciata. Le correnti sono sempre esistete in tutti i partiti democratici ed anche in quelli meno democratici. Addirittura nelle dittature ci sono varie forme di aggregazione intorno ai potenti siano essi gerarchi o compagni. Nella DC poi vivevano come partiti nei partiti facendo e disfacendo alleanze sia interne che esterne. Poi la Meloni dovrà essere molto attenta a gestire gli alleati senza mai scordarsi di essere un leader di coalizione. Cosa che gli rammenta di continuo Berlusconi. Mentre Salvini ha preso una nuova strada, abbandonando il continuo presenzialismo e concentrandosi di più sulle cose di sua competenza.
PER STARE A PALAZZO CHIGI CINQUE ANNI DOVRÀ COMPENSARE LE DIVERSE ESIGENZE. Il centrodestra, che da moti osservatori davano per scomparso dopo la elezione del presidente della Repubblica, appare oggi più vitale che mai. Messo spesso in discussione dai media progressisti più che da un’opposizione ancora in via di costruzione. I distinguo ci sono e ci mancherebbe altro. La Meloni deve abituarsi al confronto, quello reale, non fatto di tavoli che lasciano il tempo che trovano e deve essere abile a trovare le giuste sintesi. Sui temi principali a partire dalla giustizia e dal fisco per arrivare alle autonomie. Ha l’occasione giusta, guai a sprecarla per un sorta di egocentrismo anche se declinato al femminile.