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venerdì, 31 Marzo 2023

Biden a Kiev, visita a sorpresa (ma Mosca sapeva). Ora Zelensky aspetta Giorgia Meloni

Storica visita di Joe Biden a Kiev.

Una visita a sorpresa – erano in pochi a saperlo, per ovvii motivi di sicurezza. E tra i pochi anche Mosca, come ha poi rivelato il consigliere per la sicurezza nazionale di Biden, Jack Sullivan – quella del presidente americano, che è il maggiore sponsor della resistenza ucraina, alla vigilia del primo anniversario dell’invasione russa (24 febbraio).

Un abbraccio caloroso con il leader Zelensky e la promessa di non abbandonare Kiev “fino alla vittoria” hanno segnato quest’appuntamento altamente simbolico rendendolo il punto più alto nelle relazioni tra Kiev e Washington. Biden ha raggiunto la capitale ucraina in treno, da Varsavia. La stampa al seguito è stata calorosamente invitata a non spifferare nulla sulla visita prima che questa avvenisse, i giornalisti americani ospiti sull’Air Force One che ha portato Biden in Europa costretti a consegnare pc e cellulari

Tra stasera e domani Zelensky è pronto a ricevere a Kiev anche la premier italiana Giorgia Meloni, che già in serata sarà a Varsavia.

“Questa visita ci porta più vicini alla vittoria” ha detto Zelensky in una conferenza stampa congiunta con Biden. “E’ la visita più importante nell’intera storia delle relazioni fra l’Ucraina e gli Stati Uniti” ha aggiunto. “Biden e i partner devono continuare a fare tutto il possibile per aiutare l’Ucraina a vincere la guerra” è stato il crescendo del presidente ucraino che ha incassato dall’inquilino della Casa Bianca la promessa di un ulteriore impegno finanziario Usa in favore di Kiev per mezzo miliardo di dollari. Secondo Zelensky nel colloquio riservato col presidente Usa si sarebbe discusso anche della fornitura di armamenti a lungo raggio ma su questo non c’è stata nessuna conferma da parte americana.

Biden ha confermato il sostegno americano a Kiev “per il tempo che serve” ed ha detto di non avere dubbi sull’esito della guerra. “Putin ha lanciato la sua invasione quasi un anno fa, pensava che l’Ucraina fosse debole e che l’Occidente fosse diviso. Pensava di poter avere le meglio su di noi. Ma si sbagliava di grosso” ha scandito. E a Zelensky che sottolineava come la Russia non avesse “nessuna chance di vincere la guerra”, il presidente americano ha risposto, riferendosi al 24 febbraio: “Un anno dopo, Kiev e l’Ucraina stanno in piedi. La democrazia resiste. La Russia voleva cancellare l’Ucraina dalle mappe ma sta fallendo, l’esercito russo sta perdendo i territori una volta occupati, i soldati stanno scappando non solo dall’esercito ma dalla Russia stessa. Noi siamo rimasti uniti, la Nato è rimasta insieme, Putin non ci ha diviso, pensava di poterci sconfiggere ma credo che ora non lo pensi più… solo Dio sa cosa sta pensando…”.

Gianfranco Eminente
Gianfranco Eminente
Cronista prima di tutto. Ha iniziato il praticantato ed è diventato giornalista professionista lavorando per 'Il Giornale d'Italia' nel 1974. E' passato poi all'Agenzia Italia ricoprendo vari incarichi: inviato speciale, capo degli Esteri e del servizio Diplomatico, anche quirinalista e dal 1989, a Montecitorio, redattore capo e responsabile del servizio Politico di questa primaria agenzia di stampa nazionale. Nel 2001 è stato nominato vice-Direttore vicario sempre all'Agi, incarico che ha mantenuto fino al 2009. Giornalista parlamentare.

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