Due ‘no’ (all’elezione diretta del capo dello stato e del premier) e un ‘ni’ (un’apertura comunque al confronto) di Elly Schlein a Giorgia Meloni nel primo faccia a faccia in assoluto tra la neo-segretaria del Pd – oggi in tailleur rosso magenta – e la premier svoltosi a Montecitorio per parlare di riforme. Un confronto con le opposizioni fortemente voluto dalla presidente del Consiglio che si è presentata agli incontri con le delegazioni Pd, M5s, +Europa, Verdi e Terzo polo per discutere “senza pregiudiziali” ma anche poco disposta ad accettare “veti o aventinismi”. La premier è intenzionata a dialogare con tutti sulla nuova architettura istituzionale – destinata a materializzarsi, se si creeranno le condizioni, nella prossima legislatura – ma si è detta anche convinta di aver avuto un mandato popolare proprio sulle riforme con il voto del settembre scorso e quindi di avere degli ‘obiettivi’ da conseguire, con o senza – ha specificato – il contributo di tutta l’opposizione.
Per Meloni l’elezione diretta del premier “è una priorità perchè assicura stabilità al governo” ed “è questa – ha rimarcato – la più potente riforma economica che possiamo realizzare”. Il governo pertanto “presenterà presto una proposta” per niente spaventato dal muro eretto di fronte a questa ipotesi dall’opposizione anche se non tutta: un ‘no’ netto, a partire della Schlein, solo in parte mitigato dalle aperture del Terzo Polo disponibile a discutere dell’elezione diretta del premier sul modello del ‘sindaco d’Italia’.
Per la leader dem Elly Schlein, quella delle riforme “non è una priorità del Paese” ma si è detta disponibile a dialogare su come rafforzare la rappresentanza e la stabilità magari riformando la legge elettorale, senza liste bloccate e con la sfiducia costruttiva, ma non a scapito dei “pesi e dei contrappesi”, del parlamento e soprattutto ai danni del presidente della Repubblica. “Non siamo per ridimensionare il ruolo del presidente della repubblica verso un modello di un uomo o un donna sola al comando” ha sintetizzato la neo-segretaria dem. Per Meloni questo primo giro di incontri si è rivelato comunque “proficuo” e ha intenzione di andare avanti. “Spero in una condivisione ampia, che vada oltre la maggioranza – questa la sua risposta alla Schlein – ma non a costo di venir meno all’impegno assunto con i cittadini”. (foto da RaiNews)