24.6 C
Roma
lunedì, 25 Settembre 2023

Salute: governo conferma la ‘rivoluzione’ ricetta elettronica. La prescrizione dematerializzata diventerà permanente, vantaggi per medici famiglia e pazienti

E ricetta elettronica sia, per sempre. Il governo tra le misure della legge delega in materia di “semplificazione e salute”, ha messo al primo posto la conferma della ‘rivoluzione’ della prescrizione dematerializzata. La digitalizzazione delle ricette mediche sarà “permanente , sia quando i farmaci prescritti sono a carico del Servizio sanitario nazionale sia quando non lo sono”. Il disegno di legge è stato varato dal Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni.

Delega

“La delega – informa Palazzo Chigi – ha l’obiettivo di migliorare la qualità e l’efficienza dell’azione amministrativa, ridurre gli oneri regolatori e gli adempimenti amministrativi gravanti su cittadini e imprese e accrescere la competitività del Paese. Il disegno di legge rientra tra i provvedimenti funzionali al conseguimento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con particolare riguardo alla Riforma 1.9, relativa della pubblica amministrazione, che richiede l’attuazione della semplificazione e digitalizzazione di 200 procedure critiche, che interessano direttamente cittadini e imprese”. Finisce così la fase sperimentale con la proroga annuale. L’importanza e l’utilità è stata verificata sul campo durante l’emergenza Covid, quando si voleva evitare che gli ambulatori si riempissero di pazienti.

Digitale

In favore della misura si erano espressi medici, farmacisti e pazienti. La prescrizione elettronica consente a medici e farmacisti di utilizzare un software di prescrizione digitale per inviare elettronicamente prescrizioni prive di errori, accurate e comprensibili. Il medico può effettuare la prescrizione e inviare il numero di ricetta elettronica (NRE) tramite posta elettronica come file allegato; via SMS, Whatsapp o altra applicazione per smartphone mobile che consenta lo scambio di messaggi e immagini. Con il codice e la tessera sanitaria l’assistito può recarsi direttamente in farmacia, prenotare una prestazione ambulatoriale, recarsi presso un centro analisi per esami di laboratorio.

Cronici

“Per i pazienti cronici – segnala il ministro della Salute, Orazio Schillaci – la ricetta dematerializzata sarà valida per un anno e permetterà di fare scorta di farmaci per 30 giorni di terapia, sempre in base alle indicazioni del medico. Grazie a questa norma i pazienti, o chi si prende cura di loro, hanno il doppio vantaggio di non dover andare ripetutamente dal medico per ritirare la ricetta e in farmacia per ritirare i farmaci”. Per il ministro “è evidente la portata semplificativa di questa misura anche per i medici di famiglia, per i quali si alleggerisce il carico di lavoro amministrativo a vantaggio della cura”.

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

Altro dall'autore

Articoli più letti