Grecia in stallo. Sarà una lunga notte di attesa per i risultati delle elezioni politiche. Gli exit poll danno in vantaggio la formazione di destra al governo, Nuova Democrazia, che tuttavia non raggiungerebbe la maggioranza in Parlamento. Si è votato con un sistema proporzionale, con la partecipazione per la prima volta dei 17enni. È assai probabile un secondo voto alla fine di giugno o all’inizio di luglio, dove scatterebbe il premio di maggioranza.
Rivali
Il partito del premier uscente, Kyriakos Mitsotakis, è dato tra il 36 e il 41% dei voti. Il diretto rivale l’ex primo ministro Alexis Tsipras, a capo della formazione di centrosinistra Syriza considerata filorussa, è fermo al 25-29%, ma secondo i primi dati reali in caduta libera al 20%. Sembra difficile che i due partiti maggiori possano creare coalizioni per formare il governo. Il terzo incomodo è il partito socialista Pasok, che raccoglierebbe tra il 9,5 e il 12,5% dei voti. Gli exit poll hanno mostrato che solo sei o sette partiti, su 32 partecipanti, potranno raggiungere la soglia del 3% per ottenere seggi nel Parlamento di 300 membri. In corsa ci sono i comunisti del Kke, dati tra il 5 e il 6% e il partito di estrema destra EL che si classifica tra il 3 e il 4%. Potrebbe restare fuori MerA25, la formazione di sinistra dell’ex ministro delle Finanze, Yannis Varoufakis.
Disastro ferroviario
Il conservatore Mitsotakis ha governato la Grecia negli ultimi quattro anni e può vantare una crescita dell’economia vicina lo scorso anno al 6%. Ma sulla campagna elettorale ha pesato la tragedia ferroviaria sulla tratta Atene-Salonicco, che a febbraio scorso ha provocato la morte 57 persone, in gran parte giovani studenti. Il disastro viene indicato come il sintomo più evidente di uno Stato al collasso, dopo anni di crisi economica e investimenti insufficienti. Secondo diversi analisti gli elettori hanno soprattutto la speranza di cogliere la nascente ripresa economica e sembrano fidarsi di più di Mitsotakis. Oltre alla tragedia ferroviaria, il governo di destra è rimasto invischiato in uno scandalo di intercettazioni telefoniche. Elementi dei servizi segreti intercettavano Nikos Androulakis, leader del Pasok. Mitsotakis per parte sua ha ripetutamente sottolineato il taglio delle tasse alle imprese e anche ai privati.