Quali scenari apre la nuova variante del Covid, la Xbb che impazza in Cina? In occasione dei lavori del Meeting Nazionale della Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali (SIMIT) a Mondello, il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico SIMIT, dice: “Niente allarmismo, ma mantenere alta l’attenzione. Le misure di contenimento devono essere confermate a prescindere”. Sono oltre 200 gli specialisti presenti al convegno presieduto dalla dottoressa Chiara Iaria, direttore UOC Malattie Infettive e Tropicali-ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo, e dalla dottoressa Antonina Franco, direttore UOC Malattie Infettive ospedale Umberto I di Siracusa.
Milioni
Sulla variante Xbb il prof. Andreoni rileva: “Abbiamo capito che in questa fase sul Covid-19 non dobbiamo fare allarmismo, ma dobbiamo fare attenzione. I dati che provengono dalla Cina ci dicono che questa nuova variante Xbb sta iniziando a circolare ed è diventata nettamente prevalente. Oggi siamo quasi al 90% e si stimano 67 milioni di casi in Cina”. Il virus ha sicuramente “perso virulenza ed è l’immunità della popolazione che fa la differenza. Quindi, dobbiamo tenere alto questo concetto e vaccinare le persone fragili”.
Fragili
Andreoni denuncia “rilassatezza nei confronti della vaccinazione. Ci stiamo allontanando dai 4-6 mesi dall’immunizzazione in cui dobbiamo fare il richiamo soprattutto nelle persone più fragili, questo va detto con grande fermezza”. Decisivo il controllo delle varianti, “per vedere se acquisiscono nuovamente virulenza. Se rispondono alle vaccinazioni e come rispondo ai farmaci, sia anticorpi monoclonali sia antivirali, che oggi abbiamo nel nostro armamentario terapeutico”. Insomma non dobbiamo “farci cogliere impreparati ed essere pronti a rispondere a un’eventuale ripresa dell’epidemia”.
Mascherina
Le misure di contenimento restano valide a prescindere. “Usare la mascherina quando siamo con i soggetti più fragili o quando noi stessi abbiamo qualche infezione respiratoria, lavarsi le mani sono tutte precauzioni che andrebbero mantenute e dovrebbero ormai far parte del nostro bagaglio culturale”. Speriamo in futuro di dimenticarci del Covid, ma non di precauzioni comunque efficaci.