Il Sudafrica, protagonista dei Brics, che vogliono sfidare il dominio occidentale per un nuovo ordine mondiale, deve fare i conti con l’immigrazione clandestina. Il presidente Cyril Ramaphosa ha lanciato in pompa magna la nuova Border Management Authority (BMA): “Vogliamo testimoniare l’adempimento dell’impegno a istituire un’autorità unica, integrata ed efficiente per gestire e proteggere i confini. Un confine più sicuro è importante per frenare l’immigrazione clandestina, il traffico e la tratta di esseri umani. L’Autorità è stata istituita in risposta a una serie di gravi sfide. Una di queste sfide è l’aumento del numero di cittadini stranieri privi di documenti, ciò ha esacerbato molti dei problemi sociali ed economici del Paese”.
Rotta
“Tutto il mondo è paese” diceva un vecchio adagio e anche a Città del Capo hanno scelto la via della fermezza. La rotta migratoria dal Corno d’Africa al Sudafrica è particolarmente battuta, con confini colabrodo lungo il percorso. Secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), negli ultimi anni sono milioni le persone che in Africa hanno abbandonato le proprie case, spinti da guerre, tensioni etniche, persecuzioni politiche e disastri ambientali. Il Sudafrica produce da solo oltre un terzo del reddito del Continente africano, per questo è diventato un vero e proprio polo di attrazione. “Tutti i paesi del mondo sono interessati a sapere cosa succede ai loro confini”, ha detto all’emittente tedesca DW il ministro dell’Interno sudafricano, Aaron Motsoaledi. “Quindi non chiederemo scusa a nessuno per aver schierato le guardie di frontiera e per fare quello che stanno facendo altre nazioni del mondo”.
Proteste
Anche di recente si sono avute proteste anti-migranti in Sudafrica, con violenze ai danni di quanti vengono accusati di rubare posti di lavoro e di portare criminalità. I manifestanti innalzavano cartelli con lo slogan: “Put South Africans First”. La BMA ha assicurato Ramaphosa “fornirà una soluzione sostenibile alle sfide strutturali della sicurezza, del controllo e del coordinamento delle frontiere. Garantire che i nostri confini siano ben gestiti e ben protetti è fondamentale per la sicurezza e lo sviluppo del nostro Paese”. Ma un’organizzazione della società civile sudafricana, il Sisonke Peoples Forum, chiede il pugno di ferro: “Riteniamo che i soldati debbano essere schierati su tutti i nostri confini”.
Condizioni
Per Darren Olivier, direttore dell’African Defense Review, la lotta all’immigrazione clandestina “è un compito impossibile, a meno che non si risolvano i problemi che costringono le persone a lasciare i loro Paesi. L’unica risposta sarebbe migliorare le condizioni nei Paesi a nord” del Sudafrica. In poco tempo dalla sua istituzione la nuova Autorità ha impedito, secondo dati ufficializzati, l’ingresso illegale in Sudafrica di 35mila clandestini.