Le Linee guida sulla Valutazione multidimensionale della persona anziana al centro del 37° congresso della Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT), tenutosi a Catanzaro. A giorni verranno consegnate al Sistema nazionale delle Linea guida (SNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Obiettivo permettere la determinazione di un percorso condiviso nella presa in carico dei pazienti anziani con malattie acute o riacutizzazione di malattie corniche, riducendo le ri-ospedalizzazioni e i trasferimenti in casa di riposo.
Assistenziale
Diventerà più agevole la gestione dell’anziano a domicilio, con un cambio di paradigma a livello assistenziale, che necessita di un percorso di adattamento del nostro sistema sociosanitario e che richiederà tempo e aggiustamenti organizzativi. L’Italia si conferma uno dei Paesi più anziani del mondo e con ulteriori prospettive di invecchiamento. Entro il 2050 la proporzione di anziani tenderà a raddoppiare, passando dall’11% al 22% della popolazione totale. Un mutamento demografico che impone provvedimenti in ogni ambito, a partire dal campo scientifico, dove diventa strategica la geriatria con la sua specificità e la sua importanza cardine per il paziente anziano fragile complesso.
Congresso
Il congresso SIGOT ha visto la partecipazione di 400 specialisti ed è stato presieduto dal professor Alberto Pilotto, presidente SIGOT, e dal vicepresidente della Società, dottor Giovanni Ruotolo. Secondo Pilotto, direttore del Dipartimento Cure geriatriche dell’Ospedale Galliera di Genova e professore di Geriatria presso l’Università di Bari, “la Valutazione multidimensionale è essenziale per promuovere la continuità di cure tra ospedale e territorio, altrimenti si rischia di vanificare gli sforzi per le cure in acuto degli anziani”. In generale, gli anziani rappresentano una popolazione eterogenea in termini di stato di salute, ma anche di stato funzionale, cognitivo, psico-sociale ed economico.
Integrata
La Valutazione multidimensionale studia tutti questi domini in maniera integrata, al fine di sviluppare e attuare un piano di cura il più possibile personalizzato. Le Linee guida definite dai geriatri di SIGOT – in collaborazione con i colleghi della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), con il supporto metodologico dell’ISS e con il contributo di altre 25 Società scientifiche – una volta approvate e pubblicate sul sito ISS e diventeranno consultabili in particolare dal personale socio-sanitario, da ASL, Regioni, i ministeri e dagli utenti anziani, oltre che dai caregivers.
Strutture
“La carenza sul territorio di strutture dedicate all’assistenza della persona anziana – spiega Pilotto – spesso vanifica gli sforzi dell’ospedale. In altri termini, il paziente viene curato nella fase acuta, ma poi non sempre viene assistito al meglio nelle fasi altrettanto importanti di recupero funzionale”. Il dottor Ruotolo, direttore del Dipartimento di medicina dell’A.O. Ciaccio di Catanzaro, rimarca: “La transizione ospedale-territorio va declinata a partire dalle malattie più sensibili: patologie cardiovascolari, neurodegenerative, respiratorie, malnutrizione e sarcopenia“. Le malattie cardiovascolari sono in Italia la prima causa di morte, mentre alla BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), terza causa di morte, sono legati il 55% dei decessi per malattia respiratoria. Il tutto in un necessario quadro di prevenzione e trattamento delle altre situazioni, dalla demenza alla depressione, dalle malattie infettive incluso il tema vaccinazioni alle cosiddette sindromi geriatriche (cadute, allettamento, fragilità).