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sabato, 2 Dicembre 2023

Tour de France, fermata la tifosa responsabile della mega caduta nella prima tappa. Rischia un anno di carcere

La polizia francese ha fermato la donna che ha causato una nega caduta sabato, durante la prima tappa del Tour de France. La tifosa dava le spalle ai corridori che stavano arrivando in velocità. Il cartello che sbandierava ha colpito il corridore tedesco Tony Martin. La caduta del ciclista ha determinato uno spaventoso effetto domino nel gruppo di ciclisti a circa 45 chilometri dalla conclusione della tappa a Landerneau in Bretagna.

Spettacolare

A terra decine di corridori, in quello che viene considerato uno degli incidenti più spettacolari nella storia della Grande Boucle. Il video della caduta ha fatto il boom delle condivisioni sui social online. Il cartello della tifosa riportava la scritta “Allez Opi Omi!”, un vezzeggiativo in tedesco rivolto ai nonni. Per i postumi della caduta il ciclista tedesco Jasha Sütterlin ha dovuto abbandonare la corsa e altri otto corridori sono dovuti ricorrere alle cure dei medici. Dopo l’incidente l’incauta spettatrice si era dileguata. La Gendarmerie aveva lanciato un appello per rintracciarla.

Azione legale

Il vicedirettore del Tour, Pierre-Yves Thouault, ha che gli organizzatori intendono intraprendere un’azione legale contro la donna. “Stiamo facendo causa a questa donna, in modo che una piccola minoranza di persone non rovini lo spettacolo per tutti”. La magistratura francese ha aperto un’inchiesta per lesioni involontarie. Qualora venissero accertate le responsabilità, la donna corre il rischio di un anno di reclusione e di una multa fino a 15 mila euro.

Identificata

“La donna è stata formalmente identificata. Ora è sotto custodia della polizia”, ​​ha detto all’agenzia AFP una fonte vicina alle indagini. La sospettata è di nazionalità francese. Martedì i corridori del Tour de France hanno espresso la loro preoccupazione per il moltiplicarsi delle cadute. Sono scesi dalle loro biciclette per un minuto, subito dopo l’inizio della quarta tappa tra Redon e Fougères.

** Aggiornamento del 2 luglio 2021 **

Gli organizzatori del Tour de France rinunciano all’azione legale contro la spettatrice che ha causato la spettacolare caduta tra i ciclisti durante la prima tappa. “L’incidente è stato troppo enfatizzato”, ha detto il direttore del Tour, Christian Prudhomme, all’agenzia AFP. “Vorremmo calmare le cose, ora che ai tifosi è arrivato il messaggio che lungo la strada devono stare attenti”. Il procuratore di Brest, Camille Miansoni, che dovrà decidere se proseguire nell’attività giudiziaria, ha detto che la donna “ha espresso sentimenti di vergogna e di timore per le conseguenze del suo atto. È preoccupata per l’attenzione dei media per quella che ha chiamato la sua ‘stupidità'”. Secondo il capo della Gendarmerie del Finistère, colonnello Nicolas Duvinage, dopo l’appello delle forze dell’ordine per trovare testimoni della mega-caduta, pubblicato su Facebook, sono arrivati più di 4 mila messaggi, alcuni dei quali “rasentavano l’incitamento alla violenza”.

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

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