Le vendite dei vini nei supermercati, la cosiddetta “Distribuzione moderna” (DM), si sono assestate – dopo il boom del 2020 – e restano sempre in territorio positivo, con un + 2%. Superata la fase dell’emergenza Covid, il mercato si sta progressivamente riequilibrando. Le condizioni di relativa normalità indotte dai vaccini, hanno portato maggiore libertà di consumare fuori casa, più presenze nelle sedi di lavoro e meno spesa per i consumi casalinghi. I dati emergono dalla ricerca IRI per Vinitaly, che sarà presentata lunedì 18 ottobre a Vinitaly Special Edition (a Verona dal 17 al 19 ottobre).
Blasonati
Nei primi 9 mesi del 2021 le vendite dei vini nella DM sono cresciute del 2% a volume e del 9,7% a valore. Nella classifica dei vini più venduti si segnalano in crescita Vermentino (+25,7%) e Valpolicella (+23,9%). In calo, invece, Lambrusco (-6,7%), Barbera (-10,6%%) e Bonarda (-4,9%). Si conferma l’ormai ampia gamma di vini, anche di qualità e blasonati, presenti negli scaffali dei supermercati e offerti a prezzi sicuramente competitivi. Si segnalano, in particolare il Lugana (+46,4%), un vino bianco veneto-lombardo prodotto sul Lago di Garda, e poi il Sagrantino di Montefalco (+43,7%). In forte ripresa Barolo (+42,8%) e Brunello di Montalcino (+41,5%), che nel 2020 avevano risentito molto dei lockdown.
Bottiglia
La ricerca IRI per Vinitaly segnala i positivi risultati dei vini nella classica bottiglia da 0,75 lt, mentre non tirano gli altri formati: bottiglioni, brik e bag in box. Generale forte ascesa per le bollicine, che registrano una crescita rilevante del 27,1%. Per quanto riguarda i prezzi nei supermercati, si segnala un valore medio di 3,90 euro a bottiglia per il vino e di 5,60 euro per le bollicine. “La dinamica dei prezzi e delle promozioni assume una valenza importante – spiega Virgilio Romano, Business Insight Director IRI – per capire vantaggi e opportunità” che potrà cogliere anche in futuro la Distribuzione moderna.