Il 2022 inizia con un impegno comune delle cinque potenze atomiche del Consiglio di sicurezza ONU per il no alla guerra nucleare. I leader di Stati Uniti, Cina, Russia, Regno Unito e Francia hanno adottato una dichiarazione congiunta in cui sostengono che la guerra nucleare non è un’opzione. Si impegnano inoltre a prevenire la diffusione delle armi atomiche.
“Mai“
“Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta”, si legge nel testo. E ancora: “Crediamo fermamente che si debba prevenire l’ulteriore diffusione” delle armi nucleari. Le cinque potenze hanno convenuto “di proseguire i negoziati in buona fede su misure efficaci per la cessazione della corsa agli armamenti nucleari e per il disarmo nucleare”. Sulla base di “un trattato sul disarmo generale e completo, sotto stretto ed efficace controllo internazionale”.
Tensioni
La dichiarazione arriva in una fase di grande tensione tra le potenze globali, a partire dall’Ucraina e dalla nuova Guerra fredda tra Washington e Pechino. Le principali potenze nucleari confermano gli obblighi assunti con il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP), firmato nel 1968. “Le armi nucleari, finché continueranno a esistere, dovrebbero servire – sostengono – a scopi difensivi, a scoraggiare l’aggressione e a prevenire la guerra”. Il viceministro Degli Esteri cinese, Ma Zhaoxu, definisce il documento “un importante contributo alla stabilità strategica globale”.
Ripudio
Ma Zhaoxu ha rivelato che Pechino ha svolto un ruolo forte negli sforzi congiunti dei cinque paesi. La Cina mantiene sempre la natura di autodifesa strategica dell’arma nucleare. Sostiene una politica di ripudio del “primo colpo” e mantiene la sua forza nucleare a un livello minimo, per salvaguardare la sicurezza nazionale. Proprio per gennaio 2022 era prevista la decima conferenza di revisione del TNP. Ma è stata rinviata per la rinnovata emergenza Covid. La nuova data potrebbe essere per il mese di agosto.
Firmatari
Attualmente sono 189 gli Stati firmatari. Il Sudafrica ha aderito nel 1991 dopo aver annunciato lo smantellamento delle sei testate che possedeva. Nel gennaio 2003 la Corea del Nord si è ritirata dal TNP. India, Pakistan e Israele sono fuori dal trattato.