“Se si fa la sinistra, che serve all’Italia e all’Europa, noi ci siamo”. Il messaggio di Roberto Speranza al congresso di Articolo Uno è chiaro. Immediata e netta la risposta del segretario Pd, Enrico Letta: “Rispondo sì. La mia e la nostra intenzione è fare una sinistra vincente per il Paese, che ha bisogno di più sinistra e di più sinistra vincente”.
Coalizione
Una prospettiva che convince anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Dobbiamo rafforzare il più possibile questa alleanza progressista. Cerchiamo di lavorare il più possibile insieme, affinché questa coalizione possa rafforzarsi sempre di più nelle esperienze dei nostri amministratori locali. È chiaro che anche a livello nazionale la coalizione progressista deve continuare a crescere e a rafforzarsi, come sta facendo nel governo Draghi. Credo che Articolo Uno, M5S e Pd siano protagonisti assoluti di questa coalizione”.
Agorà
Speranza vede nelle Agorà democratiche, “a cui stiamo partecipando, sicuramente un momento utile di confronto e di coinvolgimento di forze ed energie importanti nel tragitto di costruzione di un centrosinistra nuovo”. Letta non ha dubbi: “Lo dico chiaramente: mettiamo da parte la storia del 2018”, quella della scissione in epoca renziana. “Nessuno è qui per fare un pezzettino piccolo, ma per portare qualcosa di grande al nostro Paese. La storia ci chiama per un governo di sinistra, di centrosinistra, progressista”. “Abbiamo capito che serve un lavoro che tiene insieme, evita i personalismi, Che unisce e non divide”. La sfida è costruire “una capacità vera di essere competitivi con una destra che, altrimenti, vincerà”.
Francia
Un segnale importante verrà dalla Francia: “Se vincesse Le Pen finirebbe l’Europa. Putin avrebbe vinto e le forze di destra populiste e antieuropee nel nostro Paese avrebbero uno spinta fondamentale”. Anche il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ritiene necessario un nuovo incontro, “per mettere in discussione un’egemonia di carattere liberale che ha caratterizzato il centrosinistra in Italia”. Secondo l’esponente Pd “il tema della battaglia alle ingiustizie resta sempre centrale. A chi è incazzato non basta parlare di responsabilità, ma chiede che si metta in discussione lo stato delle cose”.
Salari
Un prima banco di prova per il campo largo del centrosinistra è proprio la crisi sociale che, dopo la pandemia, deve fare i conti con gli esiti dell’aggressione della Russia all’Ucraina. “Oggi – dice Orlando – è nell’interesse generale aumentare salari dei lavoratori. Bisogna lavorare per un accordo che, a fronte di un’esigenza indiscutibile di aiutare le imprese, impegni le parti sociali a garantire un aumento salariale e la ripresa del potere d’acquisto”. Ad Articolo Uno si fa vedere anche Carlo Calenda. Il leader di Azione non perde occasione per battere sul tasto dell’anti-grillismo e mettere nel mirino Giuseppe Conte: “La sua posizione di equidistanza tra Macron e Le Pen, è una condizione che impedisce a Pd e Articolo Uno di essere alleati con i 5 Stelle. Attenti a non cadere nelle braccia del populismo, che è sempre stato la morte per la sinistra. Io sono sicuro che Letta e Speranza ne siano consapevoli”.