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lunedì, 20 Marzo 2023

Sordità, iniziative Pio Istituto Sordi per abbattere barriere della comunicazione e favorire inclusione

Sordità, una condizione tanto diffusa quanto sommersa. Secondo l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), nel mondo sono circa 460 milioni le persone in condizione di perdita dell’udito, delle quali 34 milioni in età infantile. Ed esistono segnali di un progressivo incremento nel prossimo futuro. In Europa la perdita di udito coinvolge quasi 35 milioni di persone ed è considerata condizione a vario titolo disabilizzante.

Perdita

Le persone che hanno una perdita uditiva sono in Italia circa 5 milioni, di cui il 75% ha una perdita uditiva leggera o media e il 5% grave o profonda. La maggior parte di loro ha perso l’udito dopo l’acquisizione del linguaggio, soprattutto a partire dai 50 anni di età. Un terzo delle persone sopra i 65 anni convive con una perdita di udito. D’altro canto la sordità neonatale è la più frequente disabilità sensoriale congenita. Sempre secondo l’OMS, incide in circa 1 – 4 casi ogni mille abitanti. Nel nostro Paese sono almeno 90mila le persone con disabilità uditiva (certificata ai fini INPS), con un’incidenza intorno al 1,5%. Perdere l’udito in età precoce spesso significa incorrere in difficoltà di acquisizione del linguaggio. Con conseguenti disagio, rischio di isolamento, difficoltà di comunicazione e relazione.

1854

Il PIS, Pio Istituto Sordi, storica istituzione educativa milanese nata nel 1854, mette a disposizione due dotazioni, una a rilevanza nazionale e una locale, per supportare attività mirate sulla disabilità uditiva. Per un valore rispettivamente di 80 mila e 30 mila euro. Le scadenze per la presentazione delle candidature sono il 31 maggio e il 30 giugno. “Le opportunità messe a disposizione dal PIS sono focalizzate sulla necessità di abbattere le barriere che incontra chi convive, a diverso titolo, con la sordità”, spiega Daniele Donzelli, presidente del PIS. Di inizio anno è online il nuovo sito web. Una vetrina moderna e intuitiva, ricca di informazioni per conoscere la storia, i progetti e le opportunità del PIS. In pandemia sono state distribuite mascherine trasparenti per consentire la labiolettura.

Eventi

Inoltre, sono stati organizzati eventi sportivi, come il progetto sostenuto da Fondazione Vodafone “Campioni Sordi ieri, oggi e domani”. Sono state erogate borse di studio per giovani universitari con sordità ed è stato attivato uno sportello di consulenza psicologica gratuito. La sordità influisce sulle relazioni interpersonali e sociali, per cui, secondo il PIS, è decisivo “sensibilizzare le istituzioni e la società civile sull’importanza di abbattere barriere, che spesso non riusciamo nemmeno a immaginare. Questo, soprattutto per bambini e giovani, alle prese con l’inserimento a scuola, le amicizie, lo sport e il mondo del lavoro”. Stefano Cattaneo, direttore del PIS, rimarca: “Valuteremo ogni progetto che abbia come focus l’inclusione delle persone sorde. Metta la persona sorda al centro, in linea con le raccomandazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e con lo spirito della nostra Fondazione”.

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

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