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venerdì, 31 Marzo 2023

Destra elegge presidenti Camere, ora Meloni pensa a governo. A Montecitorio passa il leghista Fontana, anche per lui voti mancanti

La destra elegge i presidenti di Camera e Senato e ora Giorgia Meloni può dedicarsi al varo del suo governo. “Non c’è tempo da perdere”, afferma in un tweet la leader di Fratelli d’Italia. Anche a Montecitorio però sono mancati una quindicina di voti per il leghista Lorenzo Fontana, a fronte di quelli a disposizione sulla carta. Fontana è stato eletto presidente della Camera dei deputati alla quarta votazione, con 222 voti rispetto ai 237 totali della destra. Il via libera di Berlusconi, dopo il vaffa e il non voto azzurro per La Russa, non è stato in ogni caso dei più esaltanti.

Sprecare

“Votiamo Fontana per non sprecare altro tempo – ha detto il capo di FI -, ma da noi devono passare. Giorgia Meloni non può mica pensare di andare avanti con i voti dell’opposizione”. E intanto sono girate foto con appunti del ‘cavaliere’ con giudizi non proprio carini nei confronti della candidata premier in pectore. I più maliziosi notano poi che Marta Fascina, compagna di Berlusconi e deputata, proprio non si è vista a Montecitorio nel giorno dell’elezione del presidente. E qualcuno ricorda il mancato invito per Giorgia Meloni alla cerimonia dello sposalizio simbolico Berlusconi-Fascina.

Francesco

Dal canto suo Fontana, contestato con uno striscione in aula per le sue posizioni tradizionaliste e per vecchie simpatie pro Putin, ha cercato di addolcire la pillola, richiamandosi a Papa Francesco come “riferimento spirituale”. Tuttavia, la sottolineatura dell’azione “senza uguali” del Pontefice “a favore della pace”, è sembrata uno strizzare l’occhio alle strumentalizzazioni del pacifismo attribuite ai filo-moscoviti. Durissimo il giudizio sull’elezione di Fontana venuto dal segretario Pd, Enrico Letta: “Peggio di così nemmeno con l’immaginazione più sfrenata. L’Italia non merita questo sfregio”.

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

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