Partirà domattina alle 10, con il giuramento al Quirinale, il primo governo guidato in Italia da una donna, Giorgia Meloni, leader del partito politico di destra Fratelli d’Italia. Meloni ha accettato l’incarico conferitole dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha rivolto “auguri di buon lavoro al nuovo governo”, sottolineando come la costituzione dell’esecutivo sia avvenuta in tempi brevi “per la chiarezza dell’esito elettorale”, ma soprattutto per la necessità di “procedere velocemente in considerazione delle condizioni interne e internazionale che esigono un governo nella pienezza dei suoi compiti”.
Dicasteri
Il governo è composto da 24 ministri, dei quali 6 donne. Alcuni dicasteri hanno assunto nuove denominazioni più legate alla visione nazionale della destra. Il ministero dello Sviluppo economico diventa delle Imprese e del made in Italy. Quello delle Politiche agricole, diventa dell’Agricoltura incorpora anche la dizione “e della sovranità alimentare”. L’Istruzione, sarà anche “del merito” e il ministero della Transizione ecologica diventa dell’Ambiente e della “sicurezza energetica”. Nasce il ministero per le Politiche del mare e per il Sud. Gli Affari europei avranno anche la delega alle “politiche di coesione territoriale e del Pnrr” e con la Famiglia vengono inserite natalità e pari opportunità.
Vicepresidenti
Due saranno i vicepresidenti del Consiglio, Antonio Tajani e Matteo Salvini. I ministeri senza portafoglio sono 8. Tra i ministeri di maggior peso gli Esteri vanno a Tajani, l’Interno al prefetto Piantedosi, l’Economia a Giorgetti, la Difesa a Crosetto, la Giustizia all’ex magistrato Nordio. Urso va alle Imprese, alle Infrastrutture e mobilità sostenibili Salvini, all’Agricoltura Lollobrigida, alla Cultura il direttore del Tg2 Sangiuliano e all’Istruzione Valditara.