Esercitazione congiunta in tema di sicurezza pubblica dei Caschi Blu italiani della missione UNIFIL in Libano e di reparti delle LAF (Lebanese Armed Forces). I militari della Brigata “Aosta” di Messina, da poco più di tre mesi in turno di servizio per la United Nations Interim Force in Lebanon, sono impegnati ad assicurare il controllo del Settore occidentale dell’area di confine con Israele.

Mandato
Le operazioni sono svolte assieme alle Forze armate libanesi, sulla base del mandato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Cooperazione, interoperabilità e coordinamento sono i parametri fondamentali sui quali si basa l’attività addestrativa condotta dai militari del battaglione di manovra italiano, affidato al comando del generale di Brigata, Giuseppe Bertoncello, che ricopre anche il ruolo di comandante del Contingente Nazionale.

Anti-sommossa
L’ultimo modulo addestrativo, sviluppato congiuntamente con la V Brigata delle LAF, si è concentrato sull’ordine pubblico e il controllo di eventuali eventi di protesta e della folla. L’obiettivo è quello di armonizzare le rispettive procedure tecnico-tattiche, a partire da quelle di movimento congiunto in assetto anti-sommossa, per poi focalizzare l’attenzione sulla dispersione dei facinorosi e il ripristino dell’ordine pubblico. L’addestramento congiunto ha consentito nel tempo una positiva amalgama tra peacekeeper di UNIFIL e le LAF, ai fini di un più efficiente ed efficace impiego delle rispettive risorse nella missione.

Settore
Nel Settore Ovest di UNIFIL operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU. Del contingente fanno parte oltre mille militari italiani. Le attività nel teatro operativo del Libano meridionale sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di Corpo d’Armata, Francesco Paolo Figliuolo.