21.3 C
Roma
lunedì, 25 Settembre 2023

Australia: è morta la 95enne affrontata da polizia a colpi di taser. La donna brandiva un coltello, ma camminava con il deambulatore

== AGGIORNAMENTO ==

25 maggio – Clare Nowland, ricoverata in condizioni critiche in ospedale dopo essere stata colpita con il taser, è morta. La bisnonna australiana di 95 anni è deceduta mercoledì 24 maggio, una settimana dopo essere stata affrontata da un agente di polizia all’interno di una casa di riposo a Cooma, nel Nuovo Galles del Sud. La tragica notizia aveva fatto il giro del mondo per la violenza e l’assurdità del gesto. “È con grande tristezza che confermiamo la morte di Clare Nowland”, ha informato la Polizia del New South Wales in un comunicato. L’anziana è spirata “serenamente”, circondata dalla famiglia e dai suoi cari. Il 5 luglio prossimo comparirà in tribunale il poliziotto accusato di aver utilizzato incautamente il taser, provocando la morte della donna

============================

Ha 95 anni e si trova in fin di vita, la donna colpita con il taser da un agente nella casa di riposo di Cooma, nel Nuovo Galles del Sud in Australia. Clare Nowland, secondo le prime ricostruzioni, dopo la scarica è caduta a terra battendo violentemente la testa. L’anziana, affetta da demenza senile, è ricoverata in ospedale, ma i medici disperano di poterla salvare. La signora Nowland si aggirava per il centro con il suo deambulatore e con in mano un coltello, definito da bistecca. Il personale paramedico e due agenti di polizia sono intervenuti per fronteggiare la situazione.

Ritmo lento

La signora Nowland viene descritta come di corporatura minuta e testimoni confermano che si stava muovendo “a un ritmo lento”. I famigliari sono rimasti scioccati dalla scelta dell’uso della forza e dalle sue conseguenze: “Una risposta assolutamente sproporzionata”. Un amico di famiglia ha affermato che la signora Nowland è stata colpita due volte – al petto e alla schiena – prima di cadere, riportando una frattura al cranio e una grave emorragia cerebrale. Era ben conosciuta nella comunità della cittadina, che si trova nella a circa 114 chilometri a sud della capitale Canberra. Ha sempre prestato “un grande servizio alla comunità e alla sua chiesa. È considerata con affetto da molte persone”. Protestano i gruppi per i diritti civili: “Come è potuto accadere? La famiglia è scioccata, confusa. E la comunità è indignata”.

Comprensione

Il presidente di People with Disability Australia (PwD) ha rilevato all’emittente Australian Broadcasting Corporation (ABC): “C’era bisogno di qualcuno che gestisse la situazione con comprensione e con il tempo necessario, non con i taser”. Il capo della polizia del New South Wales ha detto che è in corso un’indagine. Saranno esaminati i filmati della videocamera personale indossata dall’agente coinvolto. Il poliziotto, con 12 anni di esperienza, è stato tolto dal servizio attivo. I responsabili della casa di riposo sostengono che il personale abbia seguito le procedure. La signora Nowland viveva nella residenza per anziani, specializzata in assistenza anche in casi delicati, da più di cinque anni. I gruppi per i diritti civili hanno chiesto un’indagine indipendente sul tragico episodio.

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

Altro dall'autore

Articoli più letti