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venerdì, 31 Marzo 2023

Pechino vuole inchiesta su pandemia, ma solo con Coronavirus sotto controllo

Un’inchiesta scientifica imparziale sulla pandemia da Coronaviru, ma soltanto nel momento in cui il Covid-19 sarà messo sotto controllo. Lo ha proposto il presidente cinese Xi Jinping, che gli Usa volevano mettere sul banco degli imputati in occasione della 73a Assemblea mondiale della sanità dell’ONU, a cui partecipano i 194 Stati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Xi ha anche promesso 2 miliardi di dollari nella lotta al virus e ha annunciato che qualsiasi vaccino venga sviluppato in Cina sarà trasformato in “un bene pubblico globale”. L’Assemblea, che si tiene in videoconferenza, ha visto nella giornata introduttiva interventi dei leader come Merkel e Macron e del direttore generale OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Trasparenza I due giorni di lavori arrivano nel momento caldo dello scontro tra Washington e Pechino con al centro la questione della pandemia. Trump ha lanciato accuse roventi, al momento non provate, sull’origine e la diffusione del virus e ha deciso di tagliare i finanziamenti all’OMS e di muoversi in solitario nella ricerca del vaccino. Più di 4,5 milioni di persone nel mondo sono state infettate e oltre 300 mila sono morte, da quando il Coronavirus ha fatto la sua apparizione in Cina a dicembre dello scorso anno. Xi ha ribadito una volta di più la correttezza e la trasparenza dei comportamenti di Pechino. L’Australia si è fatta ferro di lancia nella richiesta di un’indagine sulla pandemia in chiave anti-cinese, sostanzialmente seguita dall’Ue, anche se una portavoce di Bruxelles, Virginie Battu-Henriksson,ha rilevato che non è il momento della “caccia al colpevole”.

Geopolitica Qualsiasi progetto di risoluzione per essere approvato deve avere una maggioranza dei due terzi dei componenti l’OMS e l’incertezza sugli esiti del voto mette in luce il braccio di ferro geopolitico in atto tra gli Stati Uniti e i suoi alleati e la Cina. Pechino addebitata al presidente tycoon, impegnato nella campagna per la rielezione, il tentativo di distrarre gli americani da una lunga serie di errori nell’approccio e nella gestione della pandemia. Per l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua lo scopo di Washington è “politicizzare i problemi della salute a danno alla cooperazione globale” e il  tabloid in inglese del Partito Comunista cinese, Global Times, segnala: “Questo piano è destinato a fallire”.

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

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