Allarme di AIGO – Associazione Nazionale Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri – su indagini diagnostiche e interventi per le malattie dell’apparato digerente. La quarta ondata pandemica ha fatto saltare esami e prestazioni, con ripercussioni particolarmente preoccupanti sul fronte della prevenzione e delle cure oncologiche. Inoltre, in molte strutture ospedaliere i reparti hanno dovuto fare i conti con la riduzione di personale per malattia.
Ricoveri
Il cancro al colon-retto è il tumore più comune dell’apparato digerente e rappresenta la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini sia nelle donne, con un totale di 20 mila decessi l’anno. Le malattie dell’apparato digerente sono in costante aumento e costituiscono la seconda causa di ricovero in Italia (circa 800 mila l’anno) dopo le malattie cardiovascolari. “Sappiamo bene come il fattore tempo sia cruciale per vincere la battaglia contro numerose patologie”, afferma il dottor Fabio Monica, presidente AIGO. Molti cittadini rischia di “perdere il treno della prevenzione e della cura” e, causa Covid, “si continuano a ridurre o riconvertire i già pochi posti letto dei reparti di gastroenterologia”.
Recuperare
Un’indagine AIGO ha evidenziato che un terzo delle unità di gastroenterologia hanno avuto una parziale o completa riconversione delle degenze a seguito della nuova ondata di ricoveri Covid. A causa “dei ritardi nella ripresa delle cure e soprattutto dei programmi di prevenzione – spiega Monica -, si calcola una perdita di almeno 15 mesi di aspettativa di vita. Sarebbe quindi imperdonabile cancellare le prenotazioni non erogate in questo periodo di picco di contagi”. AIGO punta a riorganizzare e recuperare, in tempi brevi, le indagini diagnostiche saltate e innanzitutto a superare la diffidenza dell’utenza a recarsi in ospedale per il timore dei contagi.