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lunedì, 5 Giugno 2023

Mondiali: Marocco in semifinale, orgoglio per l’Africa. Da Casablanca a Milano esplode la gioia dei tifosi dopo la vittoria sul Portogallo di Ronaldo

Orgoglio e gioia. Il Marocco è appena diventato la prima squadra araba e africana ad arrivare alle semifinali della Coppa del Mondo di calcio. Al termine della partita vittoriosa (1-0, rete di En Nesyri al 42′) contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo, allo stadio Al-Thumama di Doha in Qatar, è esplosa la festa. Da Rabat a Casablanca, da Tunisi fin nel cuore dell’Africa a Lusaka in Zambia è un tripudio di bandiere, cori, fuochi d’artificio.

Grido

Un grido assordante, che attraversa i continenti e invade anche le piazze in Europa, da Milano ad Amsterdam a Nizza. I tifosi marocchini avevano sognato questo giorno, ma erano in pochi a credere che sarebbe successo davvero. È un momento sportivo gigantesco, che come sempre capita in eventi di portata storica va ben oltre il calcio. L’allenatore del Marocco Walid Regragui, parlando al canale televisivo francese TF1, afferma: “Abbiamo affrontato un Portogallo davvero eccezionale. Stiamo attingendo a tutto ciò che abbiamo, abbiamo ancora ragazzi infortunati. Ho detto ai ragazzi prima della partita che dovevamo scrivere storia per l’Africa. Sono molto, molto felice”.

Leoni

La CAF (Confederation of African Football) certifica il successo: “Una giornata da ricordare per i Leoni dell’Atlante. Il Marocco diventa la prima squadra africana a raggiungere le semifinali del Mondiale. Che risultato!”. E via Twitter arriva anche il messaggio di Shakira: “This time for Africa!!”. Il Marocco, assicurano gli esperti, ha giocato un bel calcio. Hanno difeso, si sono mostrati quadrati, ma hanno fatto male ai lusitani con ripartenze e belle giocate. Senza scordare le individualità, dall’ex terzino dell’Inter e oggi stella del Paris Saint-Germain, Achraf Hakimi; al centrocampista del Chelsea, Hakim Ziyech, e al suo collega di centrocampo Sofyan Amrabat, della Fiorentina. Il cammino mondiale ha visto il Marocco conquistare il primo posto nella fase a gironi davanti alla Croazia, quindi eliminare la Spagna negli ottavi, prima di costringere il Portogallo a fare le valigie nei quarti. Una favola, che potrebbe non essere ancora terminata…

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

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