La distribuzione nel canale Horeca (acronimo di hotel-restaurant-café) rappresenta una grande opportunità per il rilancio italiano. La filiera del ‘fuori casa’ conta 3.800 imprese, con oltre 60mila addetti e un fatturato di 17 miliardi di euro. Il secondo Rapporto Censis-Italgrob offre una fotografia nitida del rilievo del settore. Italgrob è la Federazione Italiana dei Distributori Horeca, che serve un mercato di circa 330mila esercizi pubblici, con 1 milione e 400mila occupati. Nel 2022 la spesa delle famiglie per la ristorazione è stata pari a 84 miliardi di euro. Dalla ricerca emerge come il 92,9% degli italiani dichiari che lo stare insieme per bere e mangiare è uno degli aspetti fondamentali dello stile di vita italiano.
Movida
Il 47,3% quando esce la sera si reca in locali pubblici, in particolare nelle diverse zone della ‘movida’ nelle varie città. La distribuzione Horeca è fulcro cruciale del settore turistico, il quale incide per 5,6% sul PIL del Paese. Francesco Maietta, responsabile Area Consumer del Censis, segnala: “Il ‘fuori casa’ è apprezzatissimo dagli italiani, perché incide positivamente sulla qualità della vita dei singoli e sulla vivibilità dei territori”. Il settore della distribuzione Horeca, nonostante il peso negativo del periodo pandemico, ha saputo adattarsi ai profondi cambiamenti dei consumi, mostrandosi attento alla sostenibilità. Il 2022 si è chiuso con un risultato positivo per il comparto, con un +18% come incremento di fatturato e con una crescita di volumi di circa il 9% rispetto al 2021.
Vitalità
Secondo Antonio Portaccio, presidente Italgrob: “Dopo l’odissea del Covid, il mercato Horeca ha reagito in maniera importante. Il nostro settore sta dimostrando una grandissima vitalità. Grava in questo scenario l’incognita della spirale inflattiva, che ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie. Siamo fiduciosi, ma preoccupati”. Gian Marco Centinaio (Lega), vicepresidente del Senato e già ministro delle Politiche agricole e del turismo nel governo Conte I, rileva: “La pandemia non ha fermato la voglia degli italiani di socializzare e di vivere il fuori casa. Questo è nel nostro Dna ed è una cosa positiva, che ci permette di guardare al futuro con ottimismo. Tra le priorità del settore c’è sicuramente la lotta agli sprechi, con un’attenzione particolare ai prodotti a chilometro zero”. Segnala l’importanza degli aspetti fiscali per rilanciare il settore il presidente della commissione Attività produttive della Camera, Alberto Gusmeroli (Lega): “La delega per la riforma del fisco prevista dal governo è molto puntuale e contiene tre principi: semplificazione, equità e riduzione della pressione fiscale”.