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venerdì, 22 Settembre 2023

Russia: l’ammutinamento di Wagner. Putin, pronti a punire il tradimento di Prigozhin

Vladimir Putin risponde a muso duro all’ammutinamento del gruppo Wagner. In un discorso alla nazione ammonisce il capo dei mercenari, Yevgeny Prigozhin, che il “tradimento” sarà punito. I miliziani di Wagner impegnati nella guerra contro l’Ucraina vogliono rovesciare la leadership militare russa, guidata dal ministro della Difesa, Sergei Shoigu. Prigozhin nega di aver tentato un colpo di stato.

Rostov

Nelle ultime ore Wagner ha occupato la città russa di Rostov sul Don, vicino al confine con l’Ucraina. Prigozhin avrebbe 25mila combattenti armati sotto il suo comando e ha pronunciato la minaccia di marciare su Mosca. Miliziani di Wagner si troverebbero, secondo la BBC a Voronezh, a metà strada in direzione della capitale. Nel suo discorso Putin ha parlato di “un coltello piantato nella schiena del nostro popolo”. La sicurezza in Russia è stata rafforzata, Internet è stato limitato e blindati sono stati avvistati per le strade di Mosca. Sarebbe in corso un azione militare “antiterrorismo”, con misure operative e di combattimento. Nella regione di Voronezh si sarebbero registrati attacchi aerei russi contro una colonna di Wagner.

Maresciallo

Prigozhin accusa il ministro della Difesa di Mosca di aver lanciato un attacco mortale contro le sue forze in Ucraina. Nelle scorse settimane Prigozhin ha ripetutamente incolpato il ministro della Difesa per i fallimenti militari e le elevate perdite sul campo di battaglia in Ucraina. Si diverte poi a smontare la narrazione ufficiale sulla guerra e dice: “La guerra non era per smilitarizzare o denazificare l’Ucraina, era necessaria per una stella da maresciallo in più per Shoigu”. Prigozhin non attacca direttamente Putin, ma spara a palle incatenate sui vertici militari e sugli oligarchi, “il clan che in pratica governa oggi la Russia”.

Piani

La guerra della Russia contro l’Ucraina non è andata secondo i piani di Mosca. Dopo 16 mesi dall’inizio dell’invasione dello Stato confinante, non c’è segno di vittoria per Putin. Il capo del Cremlino ha ripetuto oggi che la Russia sta affrontando la “battaglia più dura per il suo futuro”. Dal canale Telegram di Wagner arriva una prima risposta: “Riguardo al tradimento, il presidente si è sbagliato. Siamo patrioti, abbiamo combattuto e stiamo combattendo”, ma “non vogliamo che il nostro Paese viva nella corruzione, nelle bugie e nella burocrazia”. Mosca è decisa a stabilizzare la situazione interna e promette di “garantire la sicurezza” ai combattenti Wagner che si arrenderanno.

Debolezza

“Sei stato ingannato nell’impresa criminale di Prigozhin – afferma un comunicato dell’esercito russo rivolto agli ammutinati -. Non partecipare a una ribellione armata, torna nei luoghi di schieramento al fronte”. Dall’Ucraina, arrivano le parole del presidente Volodymyr Zelensky. che afferma: “La debolezza della Russia è evidente. Chiunque scelga la via del male si autodistrugge. La Russia ha usato la propaganda per mascherare la sua debolezza e la stupidità del suo governo. E ora c’è così tanto caos che nessuna bugia può nasconderlo”.

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

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